"Molte cose che puoi immaginare, la natura le ha già create. 

Guardate nel profondo della natura, e allora capirete meglio tutto."

Albert Einstein

 

La Terapia Orticolturale viene riconosciuta a tutti gli effetti come disciplina scientifica negli anni ’70, con la fondazione negli Stati Uniti dell’American Horticultural Therapy Association (AHTA). Attualmente è riconosciuta e praticata in diversi paesi europei ed extra-europei.

Il presupposto fondamentale su cui si basa l’Ortoterapia è che la terra sia una fonte di vita e di forza e di conseguenza il verde sia un alleato fondamentale per il benessere psico-fisico dell’uomo e un potente mezzo di prevenzione di malessere. Nella pratica l’Ortoterapia consiste nell’incentivare, nell’affiancare e nel preparare la persona nella cura e nella gestione del verde, nella coltivazione di fiori, ortaggi ed altre piante. L’Ortoterapia agisce con il verde e nel verde. Essa utilizza le piante e la relazione con esse per migliorare il benessere psicologico, emotivo, fisico, sociale e cognitivo delle persone. Queste ultime infatti nel contatto con le piante possono assaporare attraverso i cinque sensi, l’armonia, la quiete e la bellezza del verde.

L’attività di giardinaggio ci permette di ristabilire e incrementare un legame con la e il senso del tempo, al di fuori delle nostre problematiche. Il lavoro a contatto con la terra porta a concentrarsi sul qui ed ora nel suo aspetto più concreto, facendo si che ci si distanzi dallo stato mentale contingente e si trovi un momento di quiete. Questo migliora notevolmente l’umore, aiutando a dominare l’ansia e lo stress (Kaplan & Kaplan, 1973). Lavorare insieme in giardino migliora la comunicazione e sviluppa il senso di collaborazione. Dalla vangatura, alla raccolta, il lavoro è così diversificato che tutti vedono riconosciuto il proprio saper fare nel gruppo. Si condividono obiettivi e risultati e non vi è competizione, ci si sente integrati in un gruppo e si allontana il senso di solitudine e d’inadeguatezza (Perrins-Margalis et al., 2000 e Gezoindheidsraad, 2004).

Il prendersi cura di un altro essere vivente, avulso dal giudizio, ci porta ed essere la parte attiva del processo di cura, incrementando così l’autostima e il senso di efficacia, diminuendo l’aggressività e aumentando l’autocontrollo. Il prendersi cura di una pianta dalla semina, aumenta il senso di responsabilità e di autonomia di scelta (Kaiser, 1976).

L’esercizio fisico che richiede il lavorare la terra, migliora il tono generale dell’organismo e nello specifico migliora la motricità fine e la coordinazione oculo-manuale, stimola l’intera area sensoriale, migliora le capacità respiratorie, cardiovascolari e la risposta immunitaria (Hartig et al. 1991; Ulrich et al., 1991; Ulrich et Parsons, 1992; Ulrich, 1999).

Possiamo individuare diversi ambiti di applicazione dell’Ortoterapia: sociale (comunità alloggio, centri diurni, scuole, centri estivi.....), sanità (case di riposo, ospedali...), agricoltura (aziende agricole, vivai.....) e in ambito privato a tutte le fasce di età.